Sì! Che bella cosa Stitches, fra l’altro credo sia l’unico fumetto di un artista che di mestiere è illustratore; si capisce forse anche dai dialoghi: nel fumetto, mi pare, quando l’autore vuole essere letterario, noto che spesso il livello si abbassa, mentre qui c'è un registro letterario naturale. O almeno c'era nell'originale, ecco.
Mi è anche venuto in mente il titolo del libretto “Stella” che mi piaceva tanto da bambino e che la bimba sul polipo-isola mi ha ricordato: “La bella avventura”.
sto guardando...dal link mi sembra di capire che B. Jackson non è l'illustratore ma lo scrittore. bellissimi comunque questi libri, mi piace molto questo J. P. Miller: http://goldengems.blogspot.com/2008/11/doctor-squash-doll-doctor.html
Che bello… mi piace molto questo stile d'illustrazione, come mi piaceva da bambino, perché è pieno di cose e ciascuna con una sua individualità e un suo rilievo e in un rapporto particolare con le altre cose - le confezioni delle medicine, il pianofortino e anche un incendio non fa spavento, però resta in mente. Così c'è agio per il bambino o per chiunque di costruirsi la scena. La mia impressione è che tanti bravissimi illustratori per bambini di oggi… illustrino troppo.
Non mi ero sbagliato, allora, ne vedere un'affinità fra il tuo lavoro e quello di quell'artista.
Bellissimi! Mi ricordano certe illustrazioni fantastiche e coloratissime dei piccoli libretti "Stella" che Mondadori pubblicava tanti decenni fa…
ReplyDeleteciao Marco!
ReplyDeletegrazie mille!
E ho detto ancora poco. Tu non lo sai, ma ci conosciamo! via l'Iperdonato.
ReplyDeletee certo che lo so, mica ti saluto a caso
ReplyDelete:-)
Ma che memoria di ferro che hai. Visto che siamo vecchi conoscenti, posso esortarti ad aggiornare questo blog? :-)
ReplyDeleteMarco
come darti torto?
ReplyDeleteci proverò...
ciao e grazie ancora
:-)
tra l'altro, Marco, sei tu che hai tradotto Stitches di David Small, giusto?
ReplyDeleteSì! Che bella cosa Stitches, fra l’altro credo sia l’unico fumetto di un artista che di mestiere è illustratore; si capisce forse anche dai dialoghi: nel fumetto, mi pare, quando l’autore vuole essere letterario, noto che spesso il livello si abbassa, mentre qui c'è un registro letterario naturale. O almeno c'era nell'originale, ecco.
ReplyDeleteMi è anche venuto in mente il titolo del libretto “Stella” che mi piaceva tanto da bambino e che la bimba sul polipo-isola mi ha ricordato: “La bella avventura”.
grazie ancora,
ReplyDeletei tuoi commenti mi fanno molto piacere
Ho trovato chi fosse l'illustratore di quel libretto, certo BYron Jackson, forse tu sai chi sia:
ReplyDeletehttp://snipurl.com/1jwgki
e il libretto era, credo proprio, una versione italiana di "Cowboy and Indians".
Ciao
sto guardando...dal link mi sembra di capire che B. Jackson non è l'illustratore ma lo scrittore. bellissimi comunque questi libri, mi piace molto questo J. P. Miller:
ReplyDeletehttp://goldengems.blogspot.com/2008/11/doctor-squash-doll-doctor.html
Che bello… mi piace molto questo stile d'illustrazione, come mi piaceva da bambino, perché è pieno di cose e ciascuna con una sua individualità e un suo rilievo e in un rapporto particolare con le altre cose - le confezioni delle medicine, il pianofortino e anche un incendio non fa spavento, però resta in mente. Così c'è agio per il bambino o per chiunque di costruirsi la scena. La mia impressione è che tanti bravissimi illustratori per bambini di oggi… illustrino troppo.
ReplyDeleteNon mi ero sbagliato, allora, ne vedere un'affinità fra il tuo lavoro e quello di quell'artista.